domenica 4 giugno 2017


"'L'Essenza"

Titolo: Il profumo
Autore: Patrick Süskind
Casa editrice: Tea

La recensione contiene spoiler?: Si

Patrick Süskind è stato un vero talento nella creazione dei personaggi di questo libro: partendo dal protagonista, Jean-Baptiste Grenouille passando per la figura indimenticabile del maestro profumiere italiano Giuseppe Baldini a quella del marchese de la Taillade-Espinasse con la sua stramba teoria del Fluidum letale Taillade. L'autore ne tratteggia le manie, le fragilità, il desiderio di affermazione e successo, la meschinità...e con assoluto abile mestiere affascina per mezzo delle loro passioni, dei loro dolori e dell'inadeguatezza che si trovano a esalare da loro stessi in modo grottesco, spregevole e commovente dell'animo umano. Jean-Baptiste Grenouille è un ragazzo nato nel dolore, nell'odio e nel puzzo di una città che nel diciottesimo secolo era un crocevia di mercanti e fervente commercio ma che puzzava, emanava sgradevoli odori di marciume e liquame putrido tra i quali però, Jean-Baptiste Grenouille, sotto il banco del pesce della madre che lo ripudia come i precedenti, sceglie di vivere. E' importante soffermarsi sulla parola sceglie: Jean-Baptiste Grenouille non vive e basta, Jean-Baptiste Grenouille sceglie di vivere.
Durante la sua vita, di fatto, Jean-Baptiste combatte per l'affermazione della sua persona che non ha conosciuto l'amore di nessuno, ne quello della madre, ne quello delle istitutrici che si sono occupate di lui, ne dei compagni che aveva accanto presso gli istituti nei quali veniva sballottato per comodo o denaro. Di fatto Jean-Baptiste Grenouille può essere associato a un piccolo e indifeso seme che lotta disperatamente e con la costanza immutabile del tempo ma purtroppo nel modo sbagliato, per trovare sé stesso, quell'uomo che sta per diventare ma che è addirittura celato a sé: perché il principe dei profumi, l'imperatore assoluto e incontrastato dominatore di ogni fragranza conosciuta e possibile, non possiede un profumo proprio: e chi non possiede un profumo proprio, non può esistere. Ma lui ha scelto di vivere, allora strappa l'essenza alle cose, strappa l'essenza più vera e unica di ventiquattro donne e ne condensa l'anima nel più grande dei profumi, che lo porterà a sublimare nella scena finale che non è altro che un atto d'amore ricevuto. Un libro che ha più strati connessi e che indubbiamente racchiude della genialità nella ricerca di un punto di vista che non si lascia condizionare dal più inflazionato dei sensi: la vista. Patrick Süskind ci ricorda che noi siamo sostanza, materia pulsante, e la materia ha un profumo, non occhi. Un'opera pregevole dalla quale molti scrittori possono attingere per qualità e intensità narrativa. Il profumo è un ottimo libro. Da leggere.

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