"'La vetrina"
Titolo:
La separazione del maschio
Autore:
Francesco Piccolo
Casa
editrice: Einaudi
La
recensione contiene spoiler?: Si
Questo
libro mi è piaciuto molto. In alcuni passaggi è davvero ben
scritto, in altri meno. L'ho apprezzato perché parla di un uomo
normale in una vita normale, ma che ha avuto il coraggio di portare
fino in fondo tutte le sue scelte. Un libro travagliato che narra la
vicenda di un personaggio in conflitto tra ciò che sente e ciò che
la società vorrebbe sia e che attraverso artificiosi moralismi, non
sempre ripudiabili per altro, agisce con costante forza plasmante al
fine di una volontà coercitiva che ci vuole più morali, più
corretti: più giusti. Francesco Piccolo
tratteggia con onestà e a volte piccoli eccessi di volgarità, a mio
modo di vedere, un uomo che ama profondamente tutte o quasi le donne
che incontra e che ama il suo lavoro fino ad apprezzarne quei lati
sgradevoli di noia e ripetitività che bloccano molti di noi. Il faro
che lo guida in questo viaggio è il più puro che si possa ritrovare
su questo nostro pianeta Terra: l'amore per la figlia, Beatrice, che
con il suo semplice vivere ed esistere renderà il maschio di questo
libro un uomo migliore, un uomo che in definitiva non fa altro che
separarsi da sé stesso e donarsi di continuo alle donne che ama
traendone per altro il massimo dei godimenti. E seppur questa sua
scelta di vita lo costringerà a fare i conti con la voce della sua
coscienza, che per altro lui dice “senza sensi di colpa”, ma che
alla fine questi sensi di colpa ce li ha, sceglie sempre di essere
come sente di essere.
Questa è stata la mia impressione, e che alla fine te lo fa un po' amare questo uomo nel suo travaglio e nei suoi dolori. Ma cosa succede quando, nonostante tutti i calcoli e i tentativi messi in campo per salvare il proprio matrimonio si è costretti a fare i conti con qualcosa che non si è previsto? Un qualcosa che non dipende da noi ma che inesorabile ci investe senza che non si possa far altro che accettarne l'accadimento? Succede che l'unica possibilità sensata è quella di scegliere di vivere, con o senza ciò che fin'ora ci ha accompagnati, senza quelle cose, quelle emozioni, quegli stati d'animo e quelle persone che ora sono dovute o hanno scelto di andarsene. La vita non può che avere una fine? Probabilmente si, ma cosa succederebbe se ognuno di noi arrivasse qui e non se ne andasse più? A questa domanda, io non so rispondere. Il libro di Francesco Piccolo però può mostrarci ciò che in realtà è la quotidianità, la vicenda personale del nostro animo e le contraddizioni che guidano i sensi e le nostre scelte dell'esistenza. Un libro che ho apprezzato davvero molto per il suo realismo e che senza mirabolanti vicende o intrecci di sceneggiatura, scivola via liquido permettendo al lettore una riflessione su ciò che spesso siamo, possiamo essere o semplicemente non possiamo cambiare di noi. Un libro da leggere anche per quelle donne che vogliono capire i pensieri di un uomo tra i possibili ma anche alcuni dei pensieri di molti uomini reali che seppur tra gli istinti, seppur a volte tra gli sbagli, anche senza tradimento, amano la propria donna e la propria famiglia.
Questa è stata la mia impressione, e che alla fine te lo fa un po' amare questo uomo nel suo travaglio e nei suoi dolori. Ma cosa succede quando, nonostante tutti i calcoli e i tentativi messi in campo per salvare il proprio matrimonio si è costretti a fare i conti con qualcosa che non si è previsto? Un qualcosa che non dipende da noi ma che inesorabile ci investe senza che non si possa far altro che accettarne l'accadimento? Succede che l'unica possibilità sensata è quella di scegliere di vivere, con o senza ciò che fin'ora ci ha accompagnati, senza quelle cose, quelle emozioni, quegli stati d'animo e quelle persone che ora sono dovute o hanno scelto di andarsene. La vita non può che avere una fine? Probabilmente si, ma cosa succederebbe se ognuno di noi arrivasse qui e non se ne andasse più? A questa domanda, io non so rispondere. Il libro di Francesco Piccolo però può mostrarci ciò che in realtà è la quotidianità, la vicenda personale del nostro animo e le contraddizioni che guidano i sensi e le nostre scelte dell'esistenza. Un libro che ho apprezzato davvero molto per il suo realismo e che senza mirabolanti vicende o intrecci di sceneggiatura, scivola via liquido permettendo al lettore una riflessione su ciò che spesso siamo, possiamo essere o semplicemente non possiamo cambiare di noi. Un libro da leggere anche per quelle donne che vogliono capire i pensieri di un uomo tra i possibili ma anche alcuni dei pensieri di molti uomini reali che seppur tra gli istinti, seppur a volte tra gli sbagli, anche senza tradimento, amano la propria donna e la propria famiglia.
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