Grazie
per essere arrivati fin qui. Vi ringrazio qualunque sia stata la
strada percorsa per arrivare, vi ringrazio qualunque sia stato il
motivo che vi ha spinto a scegliere “Anatomia di un Libro”. Ritengo
sia corretto prima di tutto spiegarvi cos'è “Anatomia di un
Libro” e a cosa andate incontro proseguendo nella
lettura. “Anatomia
di un Libro” è il naturale prodotto di una
passione, La Lettura. Consapevole che scrivere è un'Arte,
spesso difficile, tengo a precisare sin da subito una cosa: qui non
si giudicano gli autori, o le case editrici, si da' solamente
un'opinione personale su ciò che viene letto. La
Lettura, nelle sue molteplici
forme, ha peculiarità infinite ma, a mio avviso: la prima tra tutte,
la più nobile e temeraria è quella di saper smuovere le
coscienze. Non
importa se il suo esercizio genera gioia, commozione, irritazione o
odio per ciò che si sta leggendo: l’importante è che risvegli i
sogni o magari gli incubi di ciascuno di noi liberandoci dal grigio
torpore intellettivo imposto dalla monotonia. Potrà
accadere che un'analisi di un romanzo risulti scura o addirittura
polemica per alcuni e in realtà sì, lo saranno! Se avvertirete
questo, è probabile che sia così. E questo perché, senza la
seduzione generata dal chiaro scuro, dal gioco complice della luce
con l’ombra, tutto è statico, piatto e quindi morto. Se
qui troverete la recensione di un libro è perché leggerlo, a mio
avviso, ne vale la pena nonostante tutte le critiche mosse a suo
giudizio. Per
salvaguardare la naturale inclinazione del lettore, tengo a precisare
che le recensioni potranno avere al loro interno uno o più "spoiler"
rivelatori di eventi narrativi che qualcuno, a buon titolo, potrebbe
non voler leggere. Questi
“spoiler” verranno preventivamente segnalati. Auguro
a tutti voi una buona lettura!
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