sabato 11 agosto 2018



"'Bipensiero"

Titolo: 1984
Autore: George Orwell
Casa editrice: Mondadori

La recensione contiene spoiler?:

Credo sia interessante porre l'attenzione sul fatto che il sostantivo “Verità” o l'aggettivo “Inequivocabile”, in vero, possano essere considerati strumenti espressivi al servizio del potere. Il motivo di questa affermazione sta nel fatto che, riflettendo seriamente, si capisce che non è difficile arrivare alla formulazione di una disciplina per esempio matematica, in cui due più due faccia a volte cinque e a volte quattro. Se decideste di entrare nel mondo di Winston Smith, il protagonista di 1984 di George Orwell, vi accorgereste che anche nel corso della nostra vita ognuno di noi viene, più o meno inconsciamente plasmato, nella migliore delle ipotesi, a essere quello che entro i limiti dell'umano (umano inteso secondo l'etichetta sociale del periodo in cui si vive, s'intende) ci si aspetta che sia. È realmente possibile non essere soggiogati dalla tecnologia e dai suoi strumenti, per esempio? Un simbolo per tutti è lo smartphone: Vi siete mai domandati se, quando ci alziamo dal divano per raggiungerlo alla mensola, oppure avviamo quell'applicazione geniale che ci aiuta a gestire meglio (secondo noi) il tempo, in realtà, non si stia facendo altro che assecondare una forma edulcorata di controllo (di lui su di noi)?