domenica 6 marzo 2016

"Paris"

Titolo: Parti in fretta e non tornare
Autrice: Fred Vargas
Casa editrice: Einaudi

La recensione contiene spoiler?:

Parti in fretta e non tornare di Fred Vargas è un libro ben costruito che affonda le sue atmosfere nel lontano Medioevo. La capacità narrativa dell'autrice e le indubbie conoscenze storiche mostrate regalano una vicenda coinvolgente, dai contorni surreali ma che il lettore riuscirà sempre a percepire come vera. La Vargas ha una grande abilità nel caratterizzare i personaggi, da quelli in primo piano fino ai secondari dove ognuno di essi è parte essenziale di un micromondo, parallelo a quello della consueta realtà, che ha le sue logiche, le sue leggi e le sue regole ben strutturate in cui il commissario Jean-Baptiste Adamsberg si troverà a vagare disorientato fin dal principio. Grazie a questa confusione di pensiero che lo ghermisce ripetutamente fino a soffocarlo, Adamsberg, dapprima percepito come infallibile, diviene umano, un uomo fatto di carne e ossa che, in balia degli eventi, si trova a "sentire" più che a "vedere" con la risoluta obiettività del senso della vista. Il contrasto tra questa sua peculiare sensorialità e il lucido pensiero organizzato del collega e amico, Adrien Danglard, li lega in un rapporto di stima e contrastata repulsione che, a mio avviso, permette ai due di camminare assieme e in sicurezza lungo il filo del risoluto equilibrio investigativo.
Suggestivo il personaggio di Joss Le Guern che reinventando l'antica professione di banditore, esercitata nei tempi che furono da un suo trisavolo che lo viene a trovare in visita sotto forma di spirito e lo invita a sbarcare il lunario proprio grazie a questa antica arte oratoria, riuscirà ad avere in affitto una camera dall'aziano letterato Decambrias. E' qui che la storia prende definitivamente il suo slancio in avavnti e che le vite di personaggi al limite della legalità esercitano la loro esistenza: nella piccola place Edgar Quinet. Un libro che ha da insegnare anche particolari a volte non conosciuti sul temibile fragello della "Morte Nera", il flagello di Dio, che imperversò in europa nel milletrecento e che in anni più vicini a noi, i primi del novecento, tornò inesorabile nella città di Parigi. Ho trovato lo sviluppo dei dialoghi tra i personaggi di una qualità incostante: alcuni ben strutturati e pregni di realtà, altri surreali e al limite della comprensione d'essere. Questa l'unica pecca che ritengo dover segnalare. Volete sapere perché è tradizione regalare un diamente all'amata? Leggete questo buon libro. Troverete la risposta!

1 commento:

  1. L'universo di Fred Vargas è meraviglioso...i suoi libri, soprattutto i primi vanno divorati: l uomo dei cerchi azzurri; L'uomo a rovescio ;Parti in fretta e non tornare ; Sotto i venti di Nettuno, sono i più avvincenti. I personnaggi sono di un'umanità disarmante con i loro diffetti palpabili come se fossero nostri. Da scoprire anche i tre evangelisti. Interessanti per il loro sfondo storico.

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